Rapporto Blue Book, esborsi piu' elevati in Toscana e Liguria Click to set custom HTML Le famiglie italiane spendono per il servizio idrico una media di 134 euro l'anno per un consumo di 100 metri cubi e 201 euro se, come avviene piu' spesso, il consumo e' di 150 metri cubi. E' la fotografica scattata dal Blue Book, il voluminoso rapporto sul mondo dell'acqua realizzato da Anea (Associazione nazionale autorita' e enti di ambito) e Utilitatis. Gli esborsi piu' elevati, spiega il rapporto, si registrano in Toscana (193 euro l'anno per un consumo di 100 mc e 301 per 150 mc), Liguria (rispettivamente 178 e 258 euro l'anno) ed Emilia Romagna (173 euro e 270 euro).
La spesa piu' contenuta si riscontra invece in Molise (43 euro l'anno per 100 mc e 73 per 150 mc) e in Lombardia (rispettivamente 60 e 91 euro). Analizzando un sottocampione di 26 bacini tariffari, si osserva che una famiglia con consumi annui di 150 mc e' stata interessata da un aumento di spesa del 6,5% tra il 2008 e il 2010 (+2,2 tra il 2008 e il 2009, e +4,2 tra il 2009 e l'anno in corso). Nonostante gli aumenti, pero', l'acqua continua ad essere uno dei servizi piu' economici, che incide per lo 0,8% sulla spesa media mensile di una famiglia di tre componenti, molto meno di trasporti ed energia, ma anche meno rispetto a quanto si spende per le sigarette. Guardando invece alla tariffa reale media, ponderata per la popolazione residente, il valore si attesta a 1,37 euro al metro cubo, con un trend in continuo aumento: nel 2020 il valore medio raggiungerà infatti 1,63 euro, con dinamiche tariffarie piuttosto diversificate su base regionale. Ancora una volta, il primato spetta alla Toscana (1,92 euro), mentre quelli più contenuti si registrano in Lombardia (0,99 euro). Gli aumenti, spiega il rapporto, fino al 2015 saranno da attribuire prevalentemente alla componente legata agli investimenti. Nei prossimi 30 anni, secondo le stime del Blue Book, le società che gestiscono il servizio idrico sul territorio nazionale dovrebbero investire 64,12 miliardi di euro, pari a 2,13 miliardi l'anno. Parallelamente il rapporto prevede un aumento dei consumi pari al 3% tra il 2010 e il 2020, con aumenti particolarmente sensibili nelle isole e nel meridione, pari, rispettivamente, a +7,2% e +4,3%. Nonostante gli aumenti in vista, l'Italia resta comunque un paese molto competitivo sul fronte delle tariffe dell'acqua. Lo studio propone infatti un confronto delle spese sostenute nel 2009 da una famiglia di tre componenti in 14 città del mondo, da cui emerge che Roma si piazza al secondo posto con 204 euro l'anno. Meglio di noi fanno solo Buenos Aires (appena 28,78 euro) e Fiume (Croazia) con 188,78 euro. Al vertice opposto si piazza Berlino, dove si spendono quasi 1000 euro l'anno (per la precisione 974,95). Ecco una tabella con la spesa media regionale per un consumo pari a 150 metri cubi.
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