Un Berlusconi preoccupato,ne ha.... motivo!!! Conto alla rovescia per il voto di fiducia,parte seconda,quello del senato. Un voto che arriverà dopo una giornata che ha visto Berlusconi intervenire due volte per chiedere la fiducia. Nel discorso di apertura a Palazzo Madama Berlusconi rivendica il ''risultato positivo'' ottenuto alla Camera, con una ''maggioranza più ampia e articolata rispetto alla fiducia ottenuta nel 2008" che rende la ''maggioranza più forte'' per andare avanti fino a fine legislatura.
Un discorso più breve rispetto a quello fatto alla Camera, sottolineato da 15 applausi della maggioranza (50 ieri) e da qualche contestazione. da registrare, nel corso del dibattito, un battibecco con il senatore Luigi Zanda,del Pd, che ha definito ''provinciale'' la politica estera del Governo e ''troppo spesso basata sull'esibizionismo e la vacuità". Berlusconi risponde dando a Zanda del ''gran bugiardo''. Tanto che la politica estera sarà il piatto forte della replica, con Berlusconi a millantare i soliti''risultati straordinari'' e a negare che ci sia stato ''un inginocchiamento nei confronti di Gheddafi''. ''La maggioranza è più forte - dice Berlusconi,che mi pare piuttosto nervoso - Alla Camera ha ottenuto il consenso di tutti i parlamentari eletti nelle sue file, con pochissime eccezioni personali, e di diversi altri deputati che hanno liberamente, sillaba:li-be-ra-men-te, ritenuto di assumersi la responsabilita' di costruire con noi la stagione delle riforme". Per Berlusconi è questo ''il vero dato politico'', il resto sono ''confusi calcoli di aritmetica parlamentare che non appassionano me e che non credo appassionino affatto gli italiani". Quanto ai finiani, si dice convinto che si comporteranno con ''spirito costruttivo e leale''. Ora dobbiamo ''concludere la legislatura'' e fare dei ''prossimi 3 anni la stagione delle riforme''. Per il resto, come già a Montecitorio, ribadisce che la ''riforma della giustizia resta una delle nostre priorità''. Dunque avanti con la riforma del Csm, la separazione delle carriere ma soprattutto con lo scudo, la legge, ''all'esame del Parlamento per la tutela delle alte cariche dello Stato''. Torna anche sulla chiusura dei cantieri sulla Salerno- Reggio Calabria, che ieri aveva scatenato un boato di risate, per ribadire la data del 2013 e mettere in chiaro che si tratta "una ferita aperta, un punto sanguinante, ereditato in stato di scandaloso abbandono, per il quale si sta lavorando da anni". Sul Ponte di Messina poi parte all'attacco del Governo Prodi. ''Cinque anni per costruire l'opera dell'orgoglio italiano. Avevo personalmente partecipato a 32 riunioni fino all'appalto dato. Ma in cinque minuti il governo della sinistra ha accantonato il progetto e distrutto tutto''. Nella replica si toglie qualche altro sassolino. Politica estera a parte, il premier interviene sui rifiuti a Napoli. ''Napoli ha avuto risolto definitivamente il problema dei rifiuti. Ci sono discariche che possono contenerli, c'è il termovalorizzatore di Acerra che funziona completamente. Sapete cosa non funziona? A Napoli non funziona la raccolta dei rifiuti, che è nella diretta responsabilità dell'amministrazione comunale, che ha un nome: Rosa Russo Iervolino''. Sulla bufera scatenata dalle frasi di Ciarrapico su Fini e kippah, Berlusconi ci tiene a dire che lui ''è ed è sempre stato amico di Israele, anch'io mi sento israeliano''. Parole chiare ''per evitare che una frase sfuggita di bocca di un nostro senatore possa generare equivoci''. Spazio anche allo sfogo sulla fatica del governare. ''Non ci sono le condizioni di un'alternativa al nostro esecutivo, nel rispetto della volontà popolare. Ritengo che si abbia il dovere di governare, anche se non è facile, non è semplice, e tante volte verrebbe veramente la voglia di dire 'lasciamo agli questo sacrificio'. Ma noi vogliamo continuare a governare sempre meglio nell'interesse del Paese. Alla fine,alla conta arrivano 174 si e 129 no:semaforo verde...ma a che prezzo? 30 settembre 2010 aloi calabrese
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Nel 279 a.C. ,presso Ascoli Satriano, il re dell'Epiro Pirro, come ci narra Plutarco, vinse l'omonima battaglia contro i romani.
Ad uno dei suoi generali che si compiaceva per quella vittoria il re rispose:"Un'altra vittoria come questa e me ne torno in Epiro senza più nemmeno un soldato". Questo perché aveva perso gran parte delle forze che aveva portato con sé, quasi tutti i suoi migliori amici e i suoi principali comandanti; non c'erano altri che potessero essere arruolati, e i confederati italici non collaboravano. Oggi,novello Pirro,Silvio Berlusconi ha riportato una vittoria che è il preludio della sconfitta e sempre per rimanere in tema storico ha pure dovuto subire l'umiliazione di dovere passare sotto le "forche caudine"del Fli,che votando si alla 37/ma fiducia della legislatura ha tenuto in vita il governo e ha permesso a Bocchino di potere affermare che questo "non esiste senza il Fli".Bocchino:«Un pacchetto di 40 voti che oggi va a sostenere il governo, domani servirà di volta in volta sui diversi capitoli che dovranno essere scritti sotto i titoli programmatici indicati dal governo. «È stato un errore - dice ancora Bocchino - tentare la strada dell'autosufficienza, che rischiava di dare vita a una maggioranza più ristretta e nuova, non coincidente con la volontà popolare che deve essere la nostra stella polare». «Siamo disponibili su tutto ciò che è scritto nel programma - afferma Bocchino - e sul resto siamo disponibili a discutere con la maggioranza, senza diktat ma senza preclusioni preconcette». Con 342 si',la maggioranza anche solo senza Fli, non arriva a quota 316 e si ferma appena a 310, senza i quattro si' di oggi dell'Mpa a 306. Dunque votano si' anche i finiani, ad eccezione di Mirko Tremaglia e Fabio Granata. Se togliamo i finiani la maggioranza si ferma a 310 voti, sei in meno della quota "utile" di 316, si scende a quota 305 se si leva tutto l'Mpa. La maggioranza 'tecnica' non viene raggiunta nemmeno aggiungendo i 3 liberaldemocratici e i due astenuti dell'Svp piu' Massimo Calearo. Insomma un bel problema per Berlusconi & c..Si apre una stagione,speriamo,breve di ingovernabilità,del resto i finiani lo hanno detto che hanno "intubato"il governo...ma con riserva,hanno detto chiaramente che sul tema della giustizia,cioè su ciò che più preme al cavaliere(il resto è fumo negli occhi),dovranno pensarci.Fini:"«Verificheremo in corso d'opera le iniziative sulla giustizia» Le prove di tenuta cominceranno,già, con la mozione di sfiducia a Bossi per l'uscita su ''SPQR. Domani si discuterà la calendarizzazione. E si trattera' di un voto ,già, a rischio visto che non e' cosi' scontato che gli esponenti dei partiti del sud che hanno sostenuto oggi la maggioranza e i deputati romani del centrodestra votino si'. La lega con Bossi dichiara che "I numeri sono limitati, la strada e' stretta.Nella vita e' meglio prendere la strada maestra, la strada maestra e' il voto - ha aggiunto - Berlusconi il voto non lo ha voluto e ora siamo a questo punto'". e Maroni: "A marzo alle urne". Intanto ifiniani affilano le armi:martedì i gruppi parlamentari si incontreranno «per un'ampia discussione di un nuovo progetto politico». Fabrizio Alfano, portavoce del presidente della Camera smentisce l'ipotesidello stesso Fini di dimissioni : «Quello di martedì è solo l'avvio di un progetto politico che avrà i suoi tempi, poi bisognerà vedere chi sarà eletto presidente e non è detto che sia Fini». Tornando alla storia, Cesare cadrà,davanti al senato,proprio sotto i colpi dei novelli Cassio e Bruto...le idi di marzo incombono. 30 settembre 2010 aloi calabrese Finalmente dopo quasi un'estate d'attesa siamo alla resa dei conti ecco,il discorso programmatico per fare chiarezza sulla sorte di questa legislatura,tutto si condensa in un ora,circa,di parole. Comincia subito con una stoccata all'ex amico Fini:"(...)I Governi democratici traggono il loro buon agire dal consenso, tra Parlamento e il governo non possono esserci contrapposizionì".Già qui fa una affermazione che non mi trova assolutamente daccordo, qual'è,secondo Berlusconi, il ruolo del parlamento in democrazia? Non è forse il ruolo di controllo ed eventualmente anche di contrapposizione all'opera del governo? E non è vero quanto aggiunge dopo:"C'é una simbiosi tra il governo e il parlamento sia pur nella distinzione dei ruoli". Rivolgendosi poi all'opposizione:La minoranza "deve avere rispetto per la legittiità della maggioranza e del governo". A questo punto "lancia una carota":"Dobbiamo ripartire senza compromessi al ribasso. Ciascuno deve fare la sua parte, con senso di responsabilità e praticando il rispetto avversario al posto della faziosità. Lo dissi anche ad Onna: dobbiamo lasciarci alla spalle i residui della guerra fredda e degli schieramenti ideologici". Ora ,cerca di raccontare la "sua" storia:"Con il voto del 2008 ci fu la prima grande riforma voluta e certificata dal popolo nel segno di un bipolarismo maturo, mettendo in archivio le pratiche della vecchia politica" e "gli elettori hanno raccolto e premiato il nostro appello a rendere chiaro il panorama politico,la riduzione drastica della frammentazione politica" ha segnato "un grande cambiamento".-Ma,colpo alla botte!:- "C'é ancora troppo odio, l'Italia é vittima di un passato che non passa". Auto-celebrativo: "Per affrontare la crisi economica internazionale "l'Italia aveva bisogno di rigore e credibilità e lo ha fatto mantenendo in ordine i conti pubblici e salvaguardando i redditi delle famiglie: abbiamo fatto la scelta giusta". "Già durante la campagna elettorale avevamo avvertito che si annunciavano tempi difficili per l'economia e ci siamo preparati al precipitare della crisi. Nessuno, certo, poteva pensare che fosse così grave e così profonda, ma pur partendo da enormi difficoltà - ha sottolineato - l'Italia ha affrontato la crisi con interventi giudicati positivamente da tutti gli organismi internazionali(ma chi?) e ha fatto meglio di altri paesi(Ma quando?). Questo è stato possibile anche grazie al modello economico italiano fondato sul tessuto delle piccole e medie imprese(quelle che avete fatto fallire), al ruolo sociale delle famiglie(Ognuna coi suoi bravi problemi di sopravvivenza) e di oltre 8 mila comuni(con le casse vuote,grazie ,anche,agli intelligenti provvedimenti,fumonegliocchi,che avete preso) da un sistema bancario solido(non danno soldi,provate,) grazie alla propensione al risparmio e assistito da garanzie e ammortizzatori sociali(????). Il Governo - ha chiuso il ragionamento - ha merito di aver sostenuto questa realtà positiva(Ma dove vivi, berlusconi?) e di non aver commesso l'errore di aumentare il deficit e la spesa pubblica". Da notare ,nel frattempo i continui ammiccamenti,a questo punto del discorso, di Giulio Tremonti(suo complice in questa disfatta che si chiama italia),seduto lì accanto a lui.A proposito di complici,si rivolge ai suoi "compagni di merende"della lega:"Il federalismo fiscale è stato votato nel suo percorso non solo dalla maggioranza ma da quasi tutte le forze di opposizione e non prevede la benché minima ipotesi di divaricazione tra Sud e Nord: è vero il contrario. Il federalismo sarà la cerniera unificante del Paese e a vantaggio di tutte le aree e soprattutto del Sud". Ora finalmente sfodera quello che è il suo cavallo di battaglia:"L'obiettivo del governo è ridurre la pressione fiscale e disboscare la grande giungla di un sistema fiscale rimasto invariato nelle sue parte fondamentali, fin dalla riforma dei primi anni 70(ma sono ventanni che governi perchè non lo hai fatto?), tenendo conto delle esigenze del bilancio pubblico e sulla base della lotta evasione(costituisciti,e restituisci ciò che hai rubato) : senza creare deficit il governo intende intervenire entro la legislatura al varo di norme con revisione su famiglie lavoro, ricerca(hai dato l'incarico alla Gelmini?Altra "riforma"in vista?)". La stoccata Fatte queste premesse,andiamo al perchè siamo qui...tutti col fiato sospeso :"La giustizia,secondo berlusconi":"La giustizia è un pilastro fondamentale dello Stato di diritto. L'uso politico è un elemento di squilibrio".Ci siamo..!!! "E' una priorità del paese" ed è "uno dei pilastri dello stato di diritto". Per questo, ha aggiunto, "intendiamo completare tutti i punti di una riforma complessiva della giustizia sia civile che penale per dare efficienza al servizio ai cittadini affinché sia assicurata parità tra accusa e difesa e affiché in un processo ci sia la tutela per le vittime che la garanzia per gli indagati"(Soprattutto un indagato). "il governo presenterà a breve un piano straordinario per lo smaltimento dei processi"(Cancelliamo tutto,soprattutto,sempre,uno e voi sapete quale )e la "delega" per la riforma della magistratura ordinaria. In questo contesto "riteniamo indifferibile un ulteriore aumento delle risorse della giustizia"(Con le chiacchere). Gli Slogan: "Mai nella storia della Repubblica sono stati inferti tanti colpi alla mafia e alla criminalità organizzata,la normativa antimafia più efficace al mondo per contrastare la criminalità organizzata" (ma le auto della polizia ferme nelle rimesse guaste o senza benzina e le procure vuote). "C'é una grande squadra che si chiama finalmente Stato".(Ma spieghi come mai non ha avuto neanche una parola nei confronti del l'eroico sindaco Vassallo ucciso dalla mafia che dice di combattere ). "Saranno triplicati gli interventi sul Mezzogiorno nei prossimi anni con investimenti per 21 miliardi di euro pari al 40% di quelli tutali, raggiungendo nel 2013 alcuni risultati importanti come il completamento del Salerno-Reggio Calabria". "Entro dicembre sarà pronto il progetto esecutivo del ponte sullo stretto su Messina", progetto che "i governi della sinistra avevano liquidato in cinque minuti". "Abbiamo ottenuto un grande risultato sull'immigrazione clandestina (Con la collaborazione dell,amico Gheddafi,al quale ha pure regalato le motovedette per sparare addosso ai nostri pescatori), con sbarchi ridotti dell'88 per cento. Intendiamo proseguire nell'azione già intrapresa ed intesificarla, favorendo nel contempo l'integrazione degli immigrati regolari(Niente case popolari,dice Maroni,mettetevi daccordo)". Interlocutorio: "I cinque punti non sono un elenco di riforme disgiunte ma i capisaldi del sistema Paese che hanno come fine quello di rafforzare le Istituzioni, l'economia, il territorio e il tessuto sociale in modo che l'Italia esca dalla crisi globale e diventi più competitiva"-e ancora-"Ho sempre sostenuto che ferma restando l'intangibilità del programma di governo tutto si può dibattere e migliorare".Ha poi aggiunto Ha poi aggiunto - In questi mesi "si è assistito a critiche aprioristiche al governo e a chi è stato chiamato a guidarlo dalla volontà popolare.Uno degli obiettivi più importanti che mi sono posto -ha aggiunto - è stato quello di riunire i moderati italiani in una unica grande forza politica nel nascente bipolarismo. Sono convinto - prosegue Berlusconi - che in entrambi gli schieramenti si debba proseguire pur nel riconoscimento delle differenze con alleanze di governo e non cartelli elettorali". Le richieste: "E' assoluto interesse del nostro paese non rischiare in un periodo di instabilità una crisi. Occorre fare uno sforzo perché ciò non accada e moltiplicare l'impegno comune per portare a termine legislatura(anche perchè se non lo facciamo,senza approvare il processo breve,rischio di andare in galera). Oggi e' un passaggio delicato per la vita politica italiana'' che e' affidato ''alla responsabilita' di tutti. Per questo mi rivolgo all'intero Parlamento al di la' degli schieramenti-conclude cosi', con ''appello a tutti moderati e riformatori a tutte le forze piu' responsabili dell'opposizione e a chi condivide una visione di liberta' della persona, dell'economia, della famiglia e del lavoro, chiedendo che ''valutino il programma senza pregiudizi. "Questo governo ha operato bene e non ci sono le condizioni per un' alternativa adesso nell'interesse dei cittadini e di quello che è stato il loro mandato elettorale". Amen.... Applausi scroscianti della clac pidiellina e leghista..tric-trac e castagnole,stasera si festeggia.. 29 settembre 2010 aloi calabrese Intanto continuano le "trasmigrazioni" di "parlamentari"speranzosi,chi di trovare sistemazioni per la prossima legislatura,chi di capitalizzare al massimo questi "trenta denari"della loro paga in tempi più stretti,tra questi spicca il "clan dei siciliani"dell'Udc che hanno salutato Casini (il quale voterà no al governo, e invoca chiarezza) composto da: Calogero Mannino, Saverio Romano, Giuseppe Drago, Giuseppe Ruvolo e Michele Pisacane (siciliani ricordate bene questi nomi..!!) Alla fine ci siamo:domani ascolteremo l'attes(issim)o discorso di silvio berlusconi,voci di corridoio(Frattini)lasciano trapelare che farà un discorso di alto profilo e senza provocazioni.
Intanto il ministro per i rapporti col parlamento Elio Vito lasciando Palazzo Grazioli ha dichiarato:"Metteremo la fiducia" sulla dichiarazione programmatica del premier Silvio Berlusconi".Voto che si terra' domani alle ore 19. La decisione, pare,sia scaturita nel corso di un vertice,sempre nello stesso palazzo Grazioli, tra il premier silvio berlusconi ed i coordinatori nazionali del pdl La russa,bondi e verdini oltre che i presidenti dei gruppi al senato e alla camera Cicchitto e Gasparri con il vice pres. Quagliariello. Sono inotre presenti il ministro dell'Economia Tremonti, quello degli Esteri Frattini, e il titolare del dicastero della Giustiza Angelino Alfano,i due sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Letta e Bonaiuti, oltre all'onnipresente deputato/avvocato Niccolò Ghedini (insomma la "creme" del partito). Alla fine si è addivenuti,appunto, alla decisione,come sempre quando il gioco si fa duro,di porre la fiducia,una decisione, riferiscono alcuni dei partecipanti al vertice a palazzo Grazioli,che pare sia stata motivata dallo stesso premier come una necessità per fare chiarezza, da privilegiare rispetto a un mero calcolo numerico. Intanto continuano le "trasmigrazioni" di "parlamentari"speranzosi,chi di trovare sistemazioni per la prossima legislatura,chi di capitalizzare al massimo questi "trenta denari"della loro paga in tempi più stretti,tra questi spicca il "clan dei siciliani"dell'Udc che hanno salutato Casini (il quale voterà no al governo, e invoca chiarezza) composto da: Calogero Mannino, Saverio Romano, Giuseppe Drago, Giuseppe Ruvolo e Michele Pisacane (siciliani ricordate bene questi nomi..!!)e daranno vita a un sottogruppo del misto che prenderà il nome:"Popolari per l'Italia".Altri due "personaggi"passano dall'altra parte lasciando l'Api di Rutelli Bruno Cesario e il trasformista Calearo (eletto nelle liste del Pd,e già protagonista di due salti)il quale viene ironicamente salutato dagli ormai ex compagni di partito:"Auguriamo buona fortuna a Calearo che ha confermato nella riunione del gruppo la sua speranza di diventare ministro con Berlusconi". I finiani intanto fanno sapere con Bocchino e Granata che per la votazione si atterranno a votare quanto previsto dal programma,originale,di governo,lodo Alfano compreso,mentre assolutamente no al processo breve ed a altre forme estemporanee per garantire l'impunibilità delle alte cariche dello stato....e di una in particolare.Chi vivrà vedrà. 28 settembre 2010 aloi calabrese Il neofascista maroni Verso l'Aphartheid?:Maroni sui rom,a Milano:"Per loro niente case popolari"
e rincarando la dose: "Necessari strumenti per espellere i cittadini comunitari se non hanno i requisiti. Soprattutto in vista dell'imminente allargamento dell'area Schengen" Il campo nomadi Triboniano di Milano,sarà chiuso "approssimativamente entro la fine di ottobre" e non produrrà lo spostamento di nessuna delle famiglie rom in alloggi di propietà del Comune esclusa la possibilità che le 25 famiglie vengano sistemate in immobili confiscati alla mafia perché "sono immobili passati al Comune" . Il ministro dell'Interno Roberto Maroni annuncia linea dura sui rom durante un vertice alla Prefettura di Milano,al quale erano presenti tra gli altri il sindaco Letizia Moratti, il prefetto e commissario straordinario per l'emergenza rom Gian Valerio Lombardi, il presidente della provincia Guido Podestà e per la Regione l'assessore alla sicurezza Romano La Russa e il presidente del Consiglio Regionale Davide Boni,il ministro auspica l'adozione del "modello Milano" a tutto il territorio italiano,anzi lo vede come un modello utilizzabile in tutti i Paesi europei". in vista dell'imminente allargamento dell'area Schengen che, nel 2011, prevede l'ingresso della Romania. "Occorre dotarsi di strumenti per arginare la presenza di stranieri", dice Maroni e ricorda i risultati "molto importanti ottenuti da Milano nel settore della sicurezza e della gestione delle area occupate da rom". Una leadership riconosciuta dal ministro Maroni che ha concluso dicendo che sulla questione rom "Milano ha fatto di più di quanto non stiano facendo Roma e Napoli". Non si fa attendere la,dura, reazione dell'opposizione con Livia Turco, capogruppo del Pd in commissione Affari sociali della Camera e responsabile immigrazione del partito:""Se si tratta di persone per bene con i requisiti per l'accesso alle case popolari hanno diritto di entrarci in quegli appartamenti. E ricordiamo al ministro che i requisiti per avere quelle case sono il rispetto della legge e il reddito. E basta. Fra l'altro, molti dei rom sono italiani e non stranieri. Per quanto riguarda le espulsioni di cittadini comunitari, dobbiamo ricordargli anche che la carta dei diritti umani della Ue prevede la libera circolazione all'interno dell'Unione e che la direttiva del 2004 parla di espulsione solo per persone che hanno commesso reati. Sarebbe grave se il governo introducesse le espulsioni in base al reddito, 'l'espulsione della povertà'. La strada, invece è quella degli accordi tra Paesi dell'Ue per favorire rimpatri volontari e stabilire accordi per la cooperazione allo sviluppo". La sensazione che comunque rimane è che si stia lentamente ma inesorabilmente scivolando verso una sorta di Apartheid ,se le cose non cambieranno,come mi auguro, con una netta sterzata a sinistra della politica italiana. 27 settembre 2010 aloi calabrese Pierino Gelmini ex prete presunto pedofilo,amico di berlusconi Interviene con la solita telefonatina a margine di una cerimonia della comunità incontro di Don Gelmini, ad Amelia:"Vedete anche voi qual è la situazione di questi giorni. Ci troviamo davanti ad ostacoli importanti, assolutamente da superare nell'interesse di tutti".Così Silvio Berlusconi accumunandosi,così,anche alle vicende dell'ex prete :"Noi due ''siamo stati chiamati a superare diversi ostacoli e a difenderci da tutte le cattiverie che ci sono piovute addosso''.''Le cattiverie - aggiunge il premier - sono venute da molte parti, anche da quelle impensate e piu' imprevedibili''. Ma ''tu sarai in grado di difenderti anche per l'assistenza dei tuoi. Io non mi sono mai tirato indietro''. ''Penso che possiamo fare tante cose insieme - prosegue il premier - la prossima settimana sarei felice di stare insieme a te e ai tuoi collaboratori per sviluppare dei progetti''.
Intanto annuncia:"Sono alle prese con un documento che dovrà ottenere il voto della maggioranza del parlamento per poter andare avanti". Ma chi è Pierino Gelmini? Questo ex prete presunto pedofilo,che nel 2000 dichiarava:«i musulmani tra poco in Italia saranno il 10-15% della popolazione e metteranno a rischio la purezza dei nostri valori. Un tempo venivano per predare le nostre città, oggi hanno una parola d'ordine: sposare le donne cattoliche per convertirle all'Islam. Bisogna bloccare questo germe» Vediamo qualche altra "perla" di questo amico del premier:Nel 1971 don Gelmini subisce una condanna penale per emissione di assegni a vuoto, truffa e bancarotta fraudolenta: viene condannato a 4 anni di reclusione, pena interamente scontata . Malgrado ciò la Chiesa non prende alcuna decisione restrittiva a carico della sua condizione sacerdotale. Il 28 gennaio 2001 don Gelmini è il prete che celebra la messa di commemorazione nel primo anniversario dalla scomparsa di Bettino Craxi. Nell'agosto 2007 si apprende che Pierino Gelmini è indagato dalla procura di Terni per presunti abusi sessuali avvenuti tra il 1999 ed il 2004, periodo in cui due delle vittime erano all'epoca minorenni[16] e già alla fine del mese di dicembre dello stesso anno la Procura di Terni comunica a don Gelmini la conclusione delle indagini. La Procura inoltre indaga per favoreggiamento altre tre persone, tra cui il giudice che nel 2002 archiviò le prime denunce sui presunti abusi]. A gennaio 2008 don Gelmini si reca all'estero, a detta dei suoi portavoce per sottoporsi a cure mediche ; a marzo 2008 rientra in Italia ed, in occasione di un'intervista relativa alla sua richiesta di dimissione dallo stato clericale, critica il Vaticano e le sue gerarchie ecclesiastiche. Sempre nel marzo 2008 la Procura di Terni sollecita il processo per don Gelmini per violenza sessuale. I magistrati ritengono attendibili i racconti di quegli ospiti della struttura di Amelia, in Umbria, che hanno affermato di essere stati «molestati, palpeggiati, costretti ad atti sessuali». Il 18 giugno 2010 viene rinviato a giudizio su decisione del gup di Terni Pierluigi Panariello. Il processo dovrebbe incominciare il 29 marzo del 2011,sempre che nel frattempo non venga DEPENALIZZATA LA PEDOFILIA con qualche legge ad personam. Ecco un esempio delle frequentazioni di berlusconi che poi,nella stessa giornata ha fatto un'altra telefonatina intervenendo alla cerimonia di premiazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi da parte della comunità Incontro , ha commentato la consegna del riconoscimento a Giovanardi per il suo impegno nella lotta alla diffusione della droga:"Carlo non ha mai tradito, non ha mai cambiato bandiera, non ha mai messo ostacoli pretestuosi. A differenza di altri sa che stare insieme è un valore molto alto e sa mettere da parte le ambizioni personali". parole che in molti in sala sono apparse riferite indirettamente al presidente della Camera Gianfranco Fini. "Giovanardi lo merita moltissimo - ha aggiunto il premier - perché ha speso una vita contro la droga e non a caso nel 2009 c'é stata una diminuzione di un milione di persone che assumono droghe".Infatti basta guardare la faccia di Giovannardi...... 27 settembre 2010 aloi calabrese Bossi "il padano" Ancora una sparata"ad alzo zero"di quell'intelligentone che risponde al nome di Umerto Bossi:''Dopo il federalismo si fara' il decentramento dei ministeri'' che non possono stare tutti a Roma, dove trovi le scritte 'S.P.Q.R., cioe' Senatus Popoluusque Romanus', che qui al nord si dice 'Sono Porci Questi Romani''. Ora..a parte la pochezza della "battuta".... la location e l'ora, nella notte ad una selezione di Miss Padania a Lazzate (Monza-Brianza), vi lasciamo immaginare....la "carica alcolica ed emotiva:in mezzo a tutte quelle cosce e tette padane,il poverino,perchè di questo si tratta si è lasciato prendere la mano ed è andato "fuori controllo "ancora una volta :Ai microfoni di 'Telepadania' Bossi (che non ha invece voluto parlare con gli altri giornalisti presenti) ha poi sostenuto che il Gran Premio di Formula 1 di Monza non si spostera' a Roma, ''li' corrono sulle bighe''.Battuta che aggiunta a quella di prima ha fatto infuriare un romano "Doc",altro intelligentone,:il sindaco della tanta vituperata Roma Alemanno il quale ha minacciato:"Questa volta Bossi ha veramente superato il segno. Non solo ha insultato la Roma di oggi, ma anche quella del passato rispolverando una vecchia battuta da fumetto. Oggi stesso scriverò al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per chiedere che intervenga presso i Ministri del suo Governo affinché tengano un atteggiamento istituzionale e politico più consono alla loro carica e più rispettoso del ruolo di Roma Capitale e della dignità dei romani".Figuratevi che problemi... Una nota del presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti da invece una giusta dimensione del problema:"Siamo stanchi delle battute di Bossi contro Roma e i romani. Il leader della Lega piuttosto che fare il comico dovrebbe svolgere il suo compito di ministro, soprattutto in un periodo difficile e delicato come quello che il nostro Paese sta vivendo ormai da mesi.In piena crisi e con la disoccupazione giovanile al 30% ,Bossi, come esponente del Governo dovrebbe occuparsi dei problemi del paese e non intrattenerci con battute prive di spirito che non fanno ridere nessuno e che rivelano solo il suo odio feroce nei confronti della Capitale".Così Zingaretti. Nessuna risposta,da Bossi,a Montezemolo, il leader del Carroccio ha solo ribadito che la Lega non ha paura delle elezioni e se ci fossero, ''tutti gli altri sono terrorizzati''. Bossi e' rimasto fino a notte fonda,godendosi i denari che prende da quella "Roma ladrona", sotto il tendone della festa di Lazzate dove ha appunto incoronato la miss ed ha infine cenato con diversi fedelissimi fra cui "la trota" Renzo. 27 Settembre 2010 aloi calabrese il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani ROMA - I lavoratori dipendenti italiani hanno perso in dieci anni oltre 5 mila euro di potere d'acquisto. Lo sostiene la Cgil nel suo rapporto sulla crisi dei salari presentato oggi nel quale spiega che nel decennio 2000-2010 le retribuzioni hanno avuto, a causa dell'inflazione effettiva piu' alta di quella prevista, una perdita cumulata del potere di acquisto di 3.384 euro ai quali si aggiungono oltre 2 mila euro di mancata restituzione del fiscal drag che porta la perdita nel complesso a 5.453 euro.
EPIFANI, SUBITO RIEQUILIBRIO FISCALE A FAVORE SALARI -Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani è intervenuto a margine della presentazione del rapporto dell'Ires:" In Italia esiste un grande problema che riguarda l'abbassamento dei salari anche legato al prelievo fiscale". Riallacciando il discorso a quanto detto in precedenza :"La crisi dei salari", che chiede "un intervento urgente che sgravi il lavoro dipendente" riequilibrando il peso del prelievo a favore dei salari. I salari, secondo Epifani, pagano al momento di più di altri redditi ed è necessaria una "svolta" che affronti il problema delle retribuzioni Umberto Bossi:il ritratto dell'intelligenza..!! E dopo l'attacco della Marcegaglia,la quale bacchetta severamente il governo tacciandolo di assoluto immobilismo ed irresponsabilità,ecco Montezemolo che per bocca dei suoi redattori del sito di Italiafutura fa un'entrata a piedi uniti sulle caviglie del "senatur",reo d'aver polemizzato con la presidente di Confindustria che si era rivolta al governo perché facesse qualcosa di concreto prima che si esaurisca la pazienza dei cittadini e delle imprese. «È facile parlare in questo che è un Paese dove molti parlano e pochi sanno cosa fare - le ha risposto indirettamente Bossi :" questo governo ha dimostrato di saper fare ed è quindi già qualcosa in mezzo a tanti parlatori".
«I fatti di chi produce e le parole (e gli insulti) di chi ha fallito» è il titolo dell'editoriale, firmato da Carlo Calenda e Andrea Romano con la quale la Lega viene accusata di essere «corresponsabile di 16 anni di non scelte, che hanno portato il Paese a impoverirsi materialmente e civilmente». così Italiafutura:"Ha ragione Bossi.È facile parlare e più difficile agire. Bisogna ascoltarlo quando discetta sul valore dei proclami perché si tratta di un vero esperto in materia . Negli ultimi sedici anni Bossi ha costruito il successo della Lega sul lavoro di organizzazione del partito ma anche sulle provocazioni (e ultimamente anche su qualche gesto). Di fatti invece se ne sono visti ben pochi. Se non la corresponsabilità della Lega in questi sedici anni di non scelte che hanno portato il Paese a impoverirsi materialmente e civilmente. Anche sul fronte delle rivendicazioni specifiche del suo elettorato Bossi ha combinato ben poco (guardare alle promesse sul federalismo per credere). Dubitiamo infatti che i suoi elettori l'abbiano mandato in Parlamento per difendere Cosentino o Brancher Ha ragione Bossi: in Italia (e in particolare nella sua Padania immaginaria) la chiacchiera va per la maggiore e delle parole a vanvera di una classe politica screditata gli italiani ne hanno piene le tasche. In particolare quelli che lavorano e producono (e al convegno di Genova della Confindustria ce n'erano tanti). Quegli italiani che, a differenza di Bossi, tengono in piedi il paese con i fatti e non con le parole». Tutto questo,Montezemolo,dopo che,qualche giorno fa aveva detto,stavolta diretamente :"Credo che sulla politica si possa dire poco. E cioè che la politica non c’è. Sento parlare di problemi interpersonali, di campagna acquisti e cessioni, cose che sono fuori dai problemi del paese. Vedo un'Italia lontanissima dai problemi del palazzo, che fa da sé, che si dà da fare. Un'Italia di tante eccellenze, ma che si sta abituando a vivere senza politica, che è ormai lontana dalla realtà. Una cosa grave, anche perché ci sono problemi veri da affrontare: i problemi del lavoro, quello dell'occupazione, che è grosso e drammatico in campo giovanile, quello della crescita. Oggi ci vuole una classe politica che metta da parte personalismi e pensi al bene comune". E ciò è quanto ,senza perifrasi, sicuramente un'altro segnale negativo per la ditta B.& B.che nel"consiglio d'amministrazione" di mercoledì,penso, debba prendere decisioni serie,le uniche percorribili: dimissioni. 26 sett. 2010 aloi calabrese In migliaia a Cesena per woodstock 5 stelle di Beppe Grillo Cesena, 25 settembre 2010 - Parte all’attacco della politica italiana l’intervento di Beppe Grillo che dà il via alla Woodstock promossa dal Movimento 5 Stelle, oggi e domani all’Ippodromo di Cesena. “La politica è il nulla, il fango è più pulito. E noi siamo veri e voliamo nei sondaggi”.
Grillo prende la parola dopo l’esibizione di Flavio Oreglio, quando il parco che ospita la kermesse comincia a riempirsi. “Cosa stiamo facendo? Ci stiamo montando la testa - scherza il comico -. Che roba stiamo mettendo su, senza chiedere un soldo a nessuno. Mi ha chiamato Bono degli U2 e mi ha detto: ‘Ti starai mica montando la testa?”. “Io spero che venga a piovere - continua -. Qui dietro c’è del fango e questo è il fango più pulito che c’è in Italia. L’autostrada è bloccata, stanno venendo tutti qui”. Il leader dei ‘grillini’ si è fermato sul palco per ballare e cantare ‘I feel good’ di James Brown prima di accogliere Max Gazzè. “Qui succede una rivoluzione di idee - aggiunge Grillo -. La politica è il nulla, noi siamo veri e voliamo nei sondaggi. Non siamo più nella voce ‘altri’”. Gli organizzatori parlano di 20mila prenotazioni, tra hotel tende e camper: nell’area verde del parco dove è stato allestito il grande palco sono già arrivati alcune migliaia di giovani (4 o 5 mila, sempre secondo lo staff, tra l’area campeggio e roulotte che si stanno riversando lentamente nell’area verde davanti al palco dove tra poco più di mezz’ora dovrebbe iniziare la kermesse, sotto un pallido sole e un cielo pieno di nuvole che minacciano pioggia). "Anche questo tempo plumbeo che minaccia e non minaccia - ha commentato Grillo appena arrivato nell’arena verde - così carico di adrenalina... Direi che è fantastico. Noi - ha detto riferendosi al movimento - siamo veramente un’altra cosa: siamo oltre, stiamo volando, per la prima volta possiamo parlare un pò di altre cose. Anche di politica, quella vera, e ci saranno gli specialisti a parlarne di energia e delle nostre cose, ma poi anche questo sogno...". Grillo annuncia che dalla due giorni cesenate arriveranno tantissime proposte «tutti parleranno tra tutti, gli specialisti, il nostro programma, il portale, il movimento. "Siamo veramente qualcosa di diverso - aggiunge ancora il comico - siamo i pazzi della democrazia, abbiamo il diritto anche di sognare un pò perchè ce lo meritiamo, tanto che cosa abbiamo da perdere? Non abbiamo niente da perdere, tanto vale che ognuno faccia la propria parte". La Romagna è stata scelta perché qui il movimento, ha spiegato ancora Grillo, ha avuto un grosso successo e perchè qui, ha detto, «mi sento un pò più protetto". Sullo sfondo, c’è comunque la consapevolezza che non sono più i tempi della mitica Woodstock di 40 anni fà, tanto è vero che Grillo scherza: "Là si buttavano nel fango, io ho fatto preparare una pozza di fango là, ma qualcuno mi ha scritto una mail dicendo ‘se piove mi macchio il vestito, pagate voi la tintoria?’ non siamo più quelli lì. Però - conclude Beppe Grillo, voliamo alto: saranno 2 giorni di volo pindarico che faranno rivivere dei bei sentimenti, almeno questo l’intento di questa manifestazione". Il benvenuto di Grillo ai giovani del movimento, è previsto da programma tra circa un’ora, prima della salita sul palco di Max Gazzè; tra le novità della serata è previsto invece l’intervento del premio Nobel Dario Fo, preceduto da Cristiano De Andrè e Francesco Baccini. In chiusura di serata invece interverrà Samuele Bersani. Nel programma di domani invece, che vedrà l’intervento centrale di Grillo circa a metà pomeriggio, è prevista anche una telefonata con il giornalista Marco Travaglio. DARIO FO - "Pensate al dispiacere che date al mondo della politica, siete troppi, siete esagerati". Queste le parole di Dario Fo intervenendo dal palco. "Siete la nostra speranza, la gioia e l’allegrezza - ha detto ancora Fo - spero abbiate coraggio di continuare". Fo si è soffermato anche sulla vicenda che coinvolge il presidente della Camera. "Fini - sostiene - è stato molto intelligente e coraggioso quando ha detto che se suo cognato è responsabile di quest’azione ed è davvero lui il proprietario di quell’appartamento dà le dimissioni. Non è che bluffa, lì ci rimetti la credibilità. E allora si capisce che razza di manovra di furfanteria c'è dall’altra parte". Fo ha parlato di "un clima di truffe vere e proprie che stanno venendo fuori e ormai siamo alla fine". Dal palco, in una canzone in duetto con Beppe Grillo, l’attore ha ripetuto piu’ volte "in galera!". Poi, a domanda, ha spiegato "Ebbene, i responsabili di questa patacca dovranno pur pagare, perché hanno messo in piedi una ‘barbetta’, come si diceva nel medioevo. Proprio per eliminare un contendente, eliminarlo. Così ammazzi una persona. Lo hanno già fatto altre volte". Il nobel sponsorizza poi Nichi Vendola. Rispondendo alle domande dei cronisti dice: "Sì mi piacerebbe". Il leader di Sel, ha aggiunto Dario Fo, "sta facendo una lotta straordinaria, lo conosco bene. Quello che sta facendo lui al sud, nella sua regione, non si realizza altrove". Dall’altra parte c'è, per Fo, "una sinistra che spero capisca che non si può andare avanti così’, con questi giochi di conflitti ad effetto. Che sgomentano il pubblico. E’ inutile farsi la propaganda contro". |
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